Poichè la volontà si sviluppa naturalmente e liberamente attraverso 7 tappe, una educazione artificiale e esteriore è inutile. Benchè gli animali non vadano a scuola, essi si sviluppano in un modo sano e perfetto. Conducono una vita libera e pacifica, senza malattie, senza lotte, senza preoccupazioni, senza povertà, senza bei vestiti nè alimenti ricercati, senza piaceri scandalosi, senza guerre come fanno gli uomini. I vegetali e i microbi sono di fatto simili agli animali. Anche un piccolo seme che non ha nè forza, nè armi, accetta le condizioni dell'oscurità, della pressione, del freddo, dell'umidità sotterranea. Egli spinge, egli germoglia, utilizzando tali condizioni come sorgenti di energia o come punti d'appoggio. Esso è calpestato, mangiato dalle bestie o dai vermi, e a ogni difficoltà si fortifica e si sviluppa sempre più. E così anche l'uomo può condurre una vita libera e pacifica, se egli accetta le difficoltà, seguendo lo stesso processo del seme. Ma al contrario, se egli ricerca la facilità artificiale, la comodità, il piacere, gli aiuti, la ricchezza, la sicurezza, il sentimentalismo facile, o se ha una concezione epicurea della vita - nel senso corrente e degradato della parola - egli indebolisce la sua naturale vitalità.
E' dunque sufficente che l'educazione dia l'occasione e l'opportunità di conoscere l'origine biologica naturale, cioè che insegni il cammino che guarda allo scopo più elevato: WA - la pace - che l'uomo ha scoperto nel corso di un milione di anni. Questo cammino consiste nell'impiegare nient'altro che alimenti corretti, combinarli bene, cucinarli bene, saperli mangiare. Di conseguenza si scoprirà da soli e si dominerà tutte le conoscenze fondamentali necessarie alla vita sociale dell'uomo, poichè il giudizio seguirà il processo del suo sviluppo naturale. Coloro che, sfortunatamente, non hanno ricevuto questa educazione, sono le vittime della selezione naturale e non assaporeranno che tardivamente la sofferenza e la difficoltà del mondo, l'oscurità del seme e del germoglio. Nel frattempo, qualcuno cadrà nello scoraggiamento e diverrà sempre più infelice, criminale, schiavo e malato. Gli infelici, gli schiavi sono il pesante fardello della società civilizzata, ed essi possono diventare la causa della guerra. La responsabilità di queste infelicità, va imputata al basso giudizio dei genitori e degli educatori. In ogni caso queste difficoltà e queste sofferenze, fabbricate dal basso giudizio, sono la pietra di paragone indispensabile a coloro che possiedono il giudizio supremo, sano e normale, poichè solo questi malesseri sociali possono trasformare il giudizio in volontà.
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